
Ci siamo, Obama e McCain stanno per concludere il viaggio elettorale che porterà solo uno di loro alla Casa Bianca. Qui di seguito una tabella riassuntiva sulla situazione negli “stati chiave”, i cosiddetti “toss Up”, in bilico. Dai risultati di questi territori scaturirà il vincitore della sfida.

Gli orari dei primi risultati, calcolando 6 ore di differenza tra l’Italia e gli Stati Uniti, si avranno attorno all’1 di notte ore italiana , con gli exit degli Stati della costa atlantica e via via spostandosi negli stati dell’ovest sino alla costa del pacifico attorno alle 5 di mattina. Nella tabella qui di seguito sono riportati gli orari in dettaglio

Candido seguirà le Elezioni americane sino alla mezzanotte. Ogni mezz’ora circa saranno postati dei commenti e degli aggiornamenti.
20.30: Il sicuro Sconfitto,Bush
Nel 2000 il Presidente uscente Bill Clinton faceva campagna elettorale per il candidato Democratico Al Gore, quest’anno McCain ha fatto di tutto pur di non essere accostato a Bush. Non lo ha voluto alla Convention Repubblicana, lo ha criticato piu volte per le scelte prese. George W. Bush, il presidente “di guerra”, esce di scena nel peggior modo possibile, da sconfitto, da reietto. Con l’indice di popolarità piu bassa della storia il Commander in Chief venuto dal Texas, quello che ha avviato due guerre quasi perse, quello che ha consentito la crescita esponenziale della “finanza facile” sfociatacon il crollo economico di questi ultimi mesi, termina il suo mandato nella totale indifferenza. Ha addirittura votato per posta disertando i seggi, pur di non danneggiare McCain con la sua presenza in video nella giornata di oggi. Una fine triste ed amara per un uomo mediocre, sconfitto da Gore nel voto popolare ma arrivato alla Casa Bianca solo grazie alla Corte Suprema che gli assegnò i famosi “voti elettorali” della Florida. Un Presidente “per sbaglio” che ha cambiato, in peggio, tutto il mondo. A non rivederci George.
21.00 : L’Ultima elezione “condizionata” dalla TV, il futuro è del WEB
Un articolo interessante trovato sul corriere ci spiega come stiano cambiando le “fonti del sapere” Di seguito l’articolo .
Sarà, probabilmente, l’ultima campagna elettorale americana dominata dalla televisione. Già in queste elezioni il web è stato più rilevante rispetto ai quotidiani nella formazione dell’opinione pubblica.

Secondo una rilevazione del Pew Research Center, molti più americani hanno navigato su internet alla ricerca di informazioni sui candidati di quanto non abbiano fatto nel 2004. Nonostante la televisione sia ancora la fonte dominante per le informazioni elettorali, la percentuale di coloro che si sono rivolti a internet per formarsi una opinione è triplicata rispetto all’ottobre 2004 (da 10% al 33%).
Se internet ha già superato i quotidiani come fonte principale rispetto alla campagna elettorale, alcuni dati fanno presagire che già dalle prossime elezioni il sorpasso potrebbe consumarsi anche nei confronti della televisione. Secondo la ricerca, infatti, nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni gli elettori che hanno scelto internet sono il 49% rispetto al 61% che si è dedicato alla televisione e il 17% dei giornali.

Nella fascia immediatamente successiva (30-49 anni), le percentuali sono 70% televisione, 37% internet, 23% quotidiani. Negli over 45 invece televisione e quotidiani fanno la parte del leone (82% e 45%) mentre internet è presente solo con un 12%. La proiezione di queste dati sembra indicare una tendenza: tra quattro anni il web potrebbe essere il media più rilevante nella formazione dell’opinione pubblica americana.
Pubblicato il 04.11.08 13: 51
http://mediablog.corriere.it/
21.30: Prima cittadina a dare i risultati, dopo 40 anni in testa il candidato Democratico
Nel primo appuntamento con le urne, i residenti di due minuscole cittadine del New Hampshire hanno simbolicamente dato il via alle consultazioni: votando a mezzanotte esatta (peculiarita’ ormai storica per i 75 abitanti) gli elettori di Dixville Notch hanno votato 15-6 a favore di Barack Obama che continua a primeggiare nei sondaggi nazionali. Un voto, questo, che assume una valenza tutta particolare perché la piccola città ha sempre votato il partito repubblicano dal 1968.
21.40: Anche lo stratega di Bush si arrende, vincerà Obama
Si arrende lo stratega delle due campagne elettorali di George W. Bush: secondo Karl Rove, Obama vincerà le presidenziali Usa con 338 grandi elettori (la quota necessaria per l’elezione è di 270) contro i 220 del candidato repubblicano. Il sito di Rove prevede che il candidato democratico alla Casa Bianca si assicurerà la Virginia, l’Ohio, il Colorado e il Nevada, stati tradizionalmente repubblicani, e la sua vittoria sarà schiacciante. McCain limiterà i danni in Indiana, Missouri, North Carolina e Arizona ma nelle roccaforti repubblicane in bilico il suo vantaggio sarà lieve. il sito dello stratega prevede addirittura una vittoria di 10 punti di Obama in Pensylvania.
22.00: Speciali di RaiUno, Canale 5, Rai Tre, la 7 e SkyTg24
Le elezioni americane sconvolgono i palinsesti della tv italiana. Su RaiUno uno speciale “Porta Porta” accompagnerà i telespettatori dalle 23.20 sino alle 6.00 di domani mattina. Rai Tre seguirà una parte delle elezioni tramite la trasmissione “Linea notte”. Lo speciale di Canale 5 è affidato a Matrix mentre La 7 darà via ad una no-stop notturna. SkyTg24 mette in campo “America 2008”, la trasmissione di Emilio Carelli, ospite Beppe Severgnini.
Anche RedTv e YouDem, le due tv del Partito Democratico, terranno compagnia agli spettatori tramite una diretta continua. Al momento su Red sono ospiti Minniti e Vernetti mentre YouDem sta mandando in onda alcuni contributi dagli Stati Uniti, compresi alcuni Spot di Obama.
22.30: Lunghe code in Ohio e Virginia, stati chiave
Affluenza alle urne da record in Ohio e in Virginia, due stati entrambi solidamente repubblicani che potrebbero essere decisivi nella sfida tra John McCain e Barack Obama. Le autorità di Columbus prevedono che circa l’80% degli elettori registrati si recherà ai seggi. Affluenza “fenomenale” anche in Virginia, che dal 1964 non vota per un candidato democratico alla Casa Bianca. Alle 10 di questa mattina, circa il 40% degli elettori registrati aveva già votato, hanno riferito le autorità elettorali dello stato, secondo cui in molti seggi, ancora prima dell’apertura, c’erano già centinaia di persone in fila.
22:40 Affluenza Record, si prevedono ritardi nella diffusione dei risultati
Sembra proprio che verranno battuti tutti i record. Potrebbe essere superata l’affluenza del 1968 (vittoria di Nixon) e del 1960 (vittoria Kennedy). Forse anche il record del 1908 potrebbe cadere.
22.40: Problemi di voto in Ohio, Virginia e New Jersey
Va in tilt la macchina elettorale americana in Virginia. Nel seggio di Galax North le macchine del voto, attivate alle 6 di mattina, si sono rotte quasi subito costringendo gli elettori a ritornare al voto sulla scheda di carta. Inoltre solo tre seggi nello Stato su 2349 totali hanno aperto nei tempi previsti, per tutti gli altri è stato un susseguirsi di imprevisti tecnici e di macchine andate in panne per via di “errori umani” come riportato da alcuni giornali locali.
In alcuni seggi del New Jersey si è dovuto ricorrere alle schede cartacee a causa di guasti alle macchine per il voto elettronico. Un altro tipo di disguido – come il blocco della carta su cui vengono registrati i voti – si è verificato in alcuni seggi dell’Ohio.
23.00: Prima previsione di Candido, Obama in vantaggio, 5 stati “in bilico”
Come vedete nella cartina qui sotto la previsione di Candido non assegna la Presidenza ad Obama, il candidato democratico risulta in vantaggio ma non raggiunge i 270 voti elettorali necessari per essere eletto.

Questo perche i 5 stati in bilico (Ohio, Pennsylvania, Florida, Virginia e North Carolina), che non ho assegnato a nessuno dei due, potrebbero decidere il prossimo inquilino della Casa Bianca. La Pennsylvania sembra essere in mano ad Obama ma non è detto che qui possa passare McCain. Una cosa è certa a Barack Obama basta conquistara UNO solo di questi stati per superare quota 270 e diventare il 44esimo Presidente degli Stati Uniti
23.10: In Kenya già si festeggia
Il Kenya sta già festeggiando, ma anche in molti pregano, affollando le chiese: nessuno dubita della vittoria nelle presidenziali americane del quasi concittadino Barack Obama, il cui padre nacque qui, in un piccolissimo villaggio del nord ovest.
23.30: Effetto Bradley e possibili scontri nelle città?
L’effetto Bradley (elettori che dichiarano di votare per un candidato di colore per poi astenersi o votare addirittura l’altro candidato, purche bianco) potrebbe essere l’unica speranza per McCain. Da tempo nessun candidato si presentava alla vigilia del voto con un vantaggio come quello raccimolato da Obama. Dai 6 ai 7 punti. Solo il fattore razziale potrebbe rivoltare la frittata in favore del vecchio senatore repubblicano. A proposito di questo, in alcuni stati come l’Iowa si prevedono scontri e disordini sia in caso di una sconfitta dell’afroamericano sia in caso di una sua vittoria.
23.40: Primi dati utili tra mezzanotte e l’una, ora italiana.
L’Indiana, stato tendenzialmente repubblicano (Bush vinse con +20% di vantaggio) darà il risultato attorno alla mezzanotte. La Virginia, altro stato repubblicano dove i sondaggi danno Obama avanti di 4 punti, forrnirà i dati attorno all’una. Se tutti e due gli stati andranno al candidato democratico, McCain sarà sicuramente sconfitto.
00.00: primi exit, Virginia ad Obama, Ohio e Indiana a McCain
Cosi Fox, rete tv conservatrice. Se corrisponde a verità la battaglia per la Casa Bianca è ancora aperta.
00.00: Drudge Report: Exit poll Senato, 58 seggi ai democratici
I democratici potrebbero arrivare a quota 58 senatori. Secondo un’indiscrezione rivelata dal sito Drudgereport, sulla base di primi exit poll in suo possesso, il partito democratico guadagnerebbe 7 seggi al Senato passando dagli attuali 51 seggi a 58, ma non riuscirebbe ad ottenere i 60 senatori necessari per avere una maggioranza “blindata” in Senato
00.20 : Primi Exit, Kentuky a McCain (come da programma)
00.30: voti reali Indiana, Obama al 55%
le prime proiezioni reali dei voti, sembrano premiare Barack Obama. L’Indiana, stato solido per i repubblicani sino a ieri, sembra cambiare colore. Se cosi fosse per l’afroamericano si spalancano le porte della Casa Bianca
01.00: Exit CNN, ad Obama andrebbero Indiana e Virginia
Se cosi fosse McCain ha perso. Ma si attendono i dati ufficiali
08.00: Dopo aver conquistato Florida, Ohio e Pennsylvania, Barack Obama diventa ufficialmente il 44esimo Presidente degli STATI UNITI!
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