
Siamo entrati da pochi giorni nel 2020. Dibattito a parte su nuovo decennio o meno, il nuovo anno si apre con gravi incognite in riguardo alle crisi internazionali. Alle proteste filo-iraniane davanti l’ambasciata Usa a Baghdad, Donald Trump ha risposto in modo inatteso e dirompente. L’uccisione del più importante comandante iraniano, Qassem Soleimani, capo della divisione Qods dei Guardiani della Rivoluzione. Iran ed Iraq sono insorte contro l’omicidio e minacciano gravi ritorsioni contro gli Stati Uniti. Un avvenimento tuttora in pieno svolgimento e che non è chiaro ancora quali risultati produrrà nel già infuocato Medioriente.
Non solo Iran. E’ di questi giorni infatti la decisione del Presidente turco Erdogan di entrare in guerra. Il Parlamento di Ankara ha approvato la mozione che autorizza l’invio di militari turchi in Libia, come richiesto dal governo del premier libico Fayez al-Serraj. Il tutto per fermare l’avanzata dell’autoproclamato Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar, impegnato da aprile in un’offensiva per prendere il controllo di Tripoli. L’Unione Europea esprime preoccupazione ma non ha fatto nulla per evitare ciò che è accaduto. Nessuna azione concreta per risolvere la crisi libica.
Fronti caldi anche in Venezuela, con gli scontri tra Maduro e gli oppositori; in Cile, con le proteste contro le iniziative del Presidente Pinera ed in Israele, chiamato al voto per l’ennesima volta.
Tornando all’Europa, il 31 gennaio la Gran Bretagna uscirà dall’Unione europea. La tanto attesa Brexit, grazie alla vittoria schiacciante di Johnson, si realizzerà a fine mese. Non è chiaro invece quanto durerà il periodo di transizione e se all’uscita dalle istituzioni europee, seguirà a breve una hard Brexit con ritorno dei dazi e delle frontiere.
E mentre i critici cinematografici iniziano a chiedersi chi vincerà l’Oscar (per la cronaca in pole c’è Joker ma seguono piazzati The Irishman, 1917, I due Papi, Piccole Donne, Storia di un matrimonio e Richard Jewell), il mondo della politica si interroga su quanto potrà ancora durare il Governo Conte.
Gennaio, come abbiamo già analizzato qui, sarà un mese cruciale per il Premier. Elezioni in Emilia Romagna, riforma della prescrizione ed altri temi scottanti rischiano di complicare la vita all’esecutivo. In molti hanno scommesso che sarà Renzi a far cadere il governo ma in realtà il vero pericolo viene dal disfacimento del Movimento 5 stelle. Di Maio e Grillo stanno di cercando di tenere insieme i cocci ma la crisi dei pentastellati è evidente. La cacciata di Paragone, seguita alle defezioni di tre senatori. Le dimissioni del Ministro Fioramonti con annessa nascita di nuovo gruppo (Eco) in sostegno di Conte. E’ di oggi la notizia della uscita di altri due deputati dal movimento. L’autodistruzione dei 5 stelle sembra inarrestabile ed alla fine potrebbe essere proprio questo il fattore di capitolazione dell’esecutivo. Interessanti saranno anche le regionali di primavera con Toscana, Ligura e Campania al voto e la concreta possibilità che almeno una delle regioni ‘rosse’ cada in mano leghista. Torneremo a votare per le politiche? A fine 2020 avremo Salvini Premier di un governo sovranista?
Spostandoci all’estero, a febbraio, negli Stati Uniti, inizieranno le elezioni primarie democratiche. Chi sarà l’avversario di Trump alle Presidenziali di novembre? L’ex vice Presidente Biden sembra partire favorito ma Elisabeth Warren e Bernie Sanders non sono lontani. Sullo sfondo l’ex sindaco di NY Bloomberg ed il sindaco di South Bend Pete Buttigieg. Salvo sorprese, possibilissime, tra questi cinque candidati uscirà fuori lo sfidante del Presidente in carica, peraltro sempre più lanciato verso la riconferma, anche grazie ai buoni risultati in economia.
Nuove tecnologie. Mentre noi italiani dovremo fare i conti con la fase 2 del digitale terrestre, comprare nuovi televisori o adattare i vecchi con l’ennesimo dispendioso decoder, il 2020 sarà l’anno del 5G. Dalle reti di quinta generazione si attende una vera rivoluzione: nel decennio che comincia sempre più oggetti, infrastrutture e ambienti urbani saranno connessi alla rete. E chi gestirà tale tecnologia? L’ombra cinese si allunga su tutto il mondo tecnologico.
Il nuovo anno sarà anche pieno di ricorrenze, soprattutto per l’Italia. i 500 anni dalla morte di Raffaello, i 150 anni dalla presa di Roma. I 100 anni dalla nascita di Federico Fellini ed Alberto Sordi. Allargando l’orizzonte fuori dai nostri confini, si festeggeranno i 250 anni dalla nascita di Beethoven, i 150 anni dalla morte di Dickens. 150 dalla nascita di Lenin, 50 anni dallo scioglimento dei Beatles e dalla morte di Jimi Hendrix.
Passando allo sport, nel 2020 si svolgeranno anche i campionati Europei di calcio e le Olimpiadi di Tokyo. Chissà invece chi prevarrà nel campionato di calcio italiano. La solita Juventus, la nuova Inter di Conte, la sorpresa Lazio o l’impossibile riscossa della nuova Roma di Friedkin?
Veniamo infine alle notizie meno piacevoli. Come dimostra l’incendio inarrestabile in Australia, un disastro senza precedenti, anche nei prossimi dodici mesi vi saranno ahimè calamità naturali in tutto il pianeta e saremo chiamati a contare vittime e danni ingenti. Come ogni anno, purtroppo. Perdonatemi il finale macabro ma se dovessi pronosticare “i morti eccellenti” del 2020, farei i nomi del Principe Filippo, Kirk Douglas ed Olivia De Havilland.