Paolo Ferrero è il nuovo segretario di Rifondazione Comunista. A nulla sono valsi i tentativi di mettere d’accordo le due principali mozioni. L’ex Ministro della Solidarietà Sociale, persona che peraltro stimo molto, arriva alla guida del Partito dopo una battaglia serrata con il governatore della Puglia Nichi Vendola. Vendola, esponente della ex maggioranza bertinottiana, era l’unico candidato ufficiale alla segreteria ma la sua mozione aveva conquistato solo il 47% dei delegati per il Congresso, una maggioranza relativa ma non in grado di poter guidare, da sola, il partito. Ferrero invece, forte di un 40% della mozione uno, ha saputo unire le altre tre mozioni arrivando quindi a farsi eleggere dal Comitato Politico e cioè dal “parlamentino” nominato oggi dai delegati del Congresso.
Gennaro Migliore, vendoliano ed ex capogruppo alla Camera, in un suo intervento di oggi ha accusato i “ferrariani” di non aver voluto unire il 90% del partito (e cioè i delegati delle due principali mozioni) ma di aver voluto solamente coalizzare quattro mozioni contro una.
Nichi Vendola ha ammesso la sconfitta ma ha annunciato battaglia, “minacciando” piu o meno velatamente di creare una corrente nel partito. Corrente che avrà il 48% e che quindi sarà la metà esatta di Rifondazione.
Il “furbo” Ferrero ha avuto in dote i voti dei “comunisti duri e puri” ed ora dovrà gestirli. E cosi, se pur nelle difficoltà e nella spaccatura verticale, il Prc ha deciso. Ha impresso una svolta a Sinistra, ha messo una pietra tombale sul progetto di Sinistra Plurale, ha ritirato fuori Falce e Martello annunciando la corsa solitaria alle Europee, ha affievolito il progetto di Sinistra Europea nato quattro anni fa, ha dichiarato guerra al PD rendendosi indisponibile ad alleanze politiche. Fonti del Tg1 parlano anche di una eventuale uscita dalla maggioranza nelle amministrazioni locali. Una svolta a 360 gradi con salto mortale carpiato all’indietro.
Un salto nel vuoto, mi viene da aggiungere.
Rifondazione parte dal 3% circa della Sinistra Arcobaleno. E’ molto probabile che, rispolverando i gloriosi simboli del passato, riuscirà ad incrementare questo misero risultato. Complice anche una possibile riunificazione con il PDCi e con le altre “schegge” comuniste, immagino che si potrà arrivare ad un 4-5% e forse anche ad eleggere qualche parlamentare europeo tra un anno.
Detto questo però, dobbiamo anche capire QUALE PREZZO dovrà pagare la Sinistra Italiana. Le prime avvisaglie le avvertiamo già in questi giorni. Fassino corteggia l’Udc. Casini nicchia ma sta valutando sul da farsi. Se continuerà ad essere “chiuso” a Destra, per potersi “salvare” sarà costretto ad allearsi con il Partito Democratico. Ed il Partito Democratico, per poter avere qualche speranza di vittoria futura, dovrà scegliere le alleanze guardando ai numeri ed alla compatibilità. La scelta quindi apparirà obbligata. Perche a Sinistra del PD non ci sarà piu una Federazione Progressista compatibile con l’esperienza di governo. A Sinistra del PD ci sarà un Partito Comunista dei “duri e puri”, poco avvezzi al dialogo e comunque troppo schiacciati su posizioni incompatibili con la cultura di Governo. E quindi il PD guarderà maggiormente all’Udc.
Nel frattempo le altre forze politiche della ex-Sinistra Arcobaleno, orfane di un contenitore che possa ospitarle e rinnegate dai nuovi dirigenti di Prc, saranno “costrette” ad una confluenza, piu o meno dolce, nel Partito Democratico. Nel frattempo il populismo di Di Pietro calamizzerà i voti degli antiberlusconiani, comprese frange di Rifondazione e della Sinistra Radicale.
Fin qui l’analisi politica. Ma quali saranno le conseguenze “sociali”? Proprio in questi giorni la maggioranza di centrodestra ha cancellato la possibilità di regolarizzazione dei precari nei casi di contenzioso in atto. Una norma tutta a favore degli imprenditori e che va a danno dei piu deboli. Deboli per i quali, se pur tra le infinite polemiche, il Governo Prodi aveva previsto qualche tutela in piu. Il Protocollo sul Welfare, che anche io ho criticato aspramente, dava qualche piccolo aiuto. Prevedeva il pareggio del costo del lavoro entro il 2011, forniva qualche tutela ai cocopro. Troppo poco per i lavoratori, troppo poco per la Sinistra Radicale, che è stata “travolta” anche per questi motivi.
E qui torniamo al Congresso di Rifondazione. Visto il fallimento del Governo Prodi in alcuni provvedimenti di indirizzo sociale ed ideologico, visto che la ex maggioranza bertinottiana aveva avallato, seppur tra le polemiche, quei provvedimenti, ecco che, per reazione, i “duri e puri” svoltano a Sinistra. Rinunciando al Governo, maledicendo quella alleanza.
I duri e puri dimenticano di ricordare che “Quella” alleanza però si reggeva su un Senatore, grazie ad una legge diabolica e grazie anche alla pochezza della proposta politica complessiva del CentroSinistra.
I duri e puri dimenticano di ricordare che 60 senatori della Sinistra valevano quanto un Dini o un Fisichella o un Turigliatto e che in quelle condizioni era molto difficile operare.
I duri e puri dimenticano di ricordare che, comunque siano andate le cose, “quella” maggioranza ha detassato l’ICI ai redditi medio-bassi, ha permesso di risparmiare grazie alla liberalizzazioni, ha combattuto l’evasione fiscale, ha previsto dei miglioramenti sociali, ha ritirato le truppe dall’irak, ha fatto approvare la moratoria sulla pena di morte all’ONU. Ha fatto pochissimo sia ben chiaro ma qualcosa ha fatto.
Ma hanno vinto i duri e puri. O almeno pensano di aver vinto. Sino a quando Ferrero non si rivelerà per quello che penso sia, cioè una persona furba che ha saputo sfruttare il momento ma che non ha un chiaro disegno politico se non quello di complicare ulteriormente la vita alla Sinistra
Ma in tutto questo contesto, che fine faranno quei cittadini a cui Rifondazione si è sempre rivolta? Quei cittadini “senza voce”, gli operai, i precari, i “deboli” non tutelati ne dal punto di vista sociale ne da quello dei diritti civili?. Ferrero dice che il partito dovrà stare “Meno in tv e piu con la gente”. Ricominciare dal basso quindi.
Io vorrei però entrare nel cervello di tutti quei delegati, quegli iscritti e quegli elettori di Rifondazione e degli altri partiti della galassia comunista-radicale per capire “COME” vorrebbero risolvere i problemi. Un partito di lotta ottiene ben poco se non accetta gli “oneri” che il governo del paese impone.
Il Partito Comunista, con il suo 30 e passa percento, ha fatto tante battaglie certo ma chi ha ottenuto lo Statuto dei Lavoratori, la Nazionalizzazione dell’Energia Elettrica, la Riforma della Scuola Pubblica? Forse il PCI che scendeva nelle piazze? O forse il PSI che appoggiava la maggioranza di governo con l’allora DC?
In Spagna Zapatero ha messo mano al mercato tv tagliando le gambe ai monopoli privati ed alle lottizzazioni politiche, ha “Laicizzato” il paese, ha ritirato le truppe dall’Irak. Lo ha fatto dalle piazze oppure Governando, anche con l’appoggio della Izquerda Unida, e cioè la Sinistra Radicale Spagnola?
E’ chiaro che Prodi non era Zapatero, come non lo è Veltroni, è chiaro che in Italia, dove un uomo vestito di bianco si affaccia ogni domenica da un balcone e detta le condizioni, è molto difficile portare avanti certi discorsi. E’ altrettanto chiaro che l’Italia è un paese conservatore, nelle idee e nei modi. In una situazione di questo tipo si deve scegliere. Governare, scendendo a compromessi ma realizzando qualcosa (a seconda dei “numeri” delle varie maggioranze) oppure essere “duri e puri” rimanendo perennemente all’opposizione, ululando alla Luna e lasciando il proprio popolo in una condizione di difficoltà.
Marx, Engels, Gramsci, l’Anticapitalismo, l’antiglobalizzazione, la cultura, la filosofia, la storia, le recriminazioni non aiutano ad arrivare a fine mese, a pagare il mutuo, ad avere uno stipendio dignitoso.
E sappiamo tutti che quando le persone soffrono, spuntano fuori i “parassiti” che puntano l’indice contro il “diverso” di turno. Sia esso ebreo, gay, rom o musulmano. E guarda caso gli episodi di intolleranza si stanno moltiplicando, tra l’indifferenza di molti, troppo presi a “sbarcare il lunario”.
Cari Comunisti “duri e puri”, continuate cosi, filosofeggiate su chi è piu puro oppure denunciate la situazione sociale senza però proporvi come alternativa credibile e di governo. Ritirate fuori la “lotta di classe” tra Borghesi e Operai dimenticando che da che mondo è mondo il piu forte cerca sempre di “sottomettere” il piu debole e questo non accade solo tra imprenditori ed operai ma anche tra semplici cittadini. E’ compito dello stato cercare di tutelare tutti, senza distinguere tra classi, preoccupandosi di tutti i “singoli cittadini”, in quanto tali e non in quanto imprenditori, operai, impiegati, etcetc.
Continuate cosi cari amici. La nave “Italia” sta affondando e voi state contribuendo in modo decisivo a farla affondare.
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